francesca catellani

"Spiriti di Pietra", un andare oltre la forma (2021) è uno studio orientato a indagare la relazione tra l’essere umano e l’ambiente naturale attraverso la vista quale organo di senso. Se la meraviglia è alla nostra portata, quale possibilità abbiamo noi di coglierla? Se la funzione dell’occhio da sola non basta, quali circuiti interni possiamo attivare per metterci in una condizione di ascolto? Il tempo che viviamo, spesso frammentato tra tecnologia digitale e livelli di attenzione sempre più brevi, non predispone all’incontro. Serve quindi un momento per sintonizzarsi col ritmo offerto dai luoghi o forse un impulso/informazione per riconnettere il nostro sentire al mondo naturale attraverso lo sguardo in cui la palpebra è ponte tra natura interiore ed esteriore. Le fotografie postprodotte in una dimensione grafica consentono, variando il punto di osservazione, di accedere alla visione che mette in relazione micro e macrocosmo. L’immagine così sganciata da forme conosciute si offre al sentire e diviene specchio per chi osserva, rivelando nuove impressioni.   

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​"Spiriti di Pietra", beyond shape’ (2021) is a study aimed at investigating the relationship between humans and the natural environment through sight as a sensory organ. If wonder is within our reach, what possibility do we have to grasp it? If the function of the eye alone is not enough, what internal circuits can we activate to put ourselves in a state of listening? The time we live in, often fragmented between digital technology and increasingly shorter attention spans, does not predispose us to encounter. Therefore, a moment is needed to tune in to the rhythm offered by places or perhaps an impulse/information to reconnect our feelings to the natural world through the gaze, where the eyelid acts as a bridge between the inner and outer nature. The post-processed photographs in a graphic dimension allow, by varying the point of view, access to the vision that relates micro and macrocosm. The image, thus detached from known shapes, offers itself to feeling and becomes a mirror for the observer, revealing new impressions.